L’abbacchio alla cacciatora, un piatto che ripercorre la geografia e la storia del Lazio!
Una delle ricette più famose del territorio laziale, ha origini che si sono conservate e tramandate nel tempo, dando vita alla cucina tradizionale.
Nell’antichità, l’abbacchio veniva considerato un piatto povero, ed era cucinato dalle persone meno abbienti, data la scarsa prelibatezza della carne.
Come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, incarnando la storia culinaria di Roma e Lazio, è ad oggi un piatto che, quotidianamente viene gustato in tutta la regione.
Insomma… l’abbacchio alla cacciatora è una di quelle ricette che dovete assolutamente provare, se cucinato con mani sapienti, suscita autentiche emozioni di gusto.
Per iniziare, tagliare a pezzi l’agnellino e lasciarlo da parte, successivamente, schiacciare l’aglio e lasciare in infusione per qualche ora con il rosmarino e la salvia in un bicchiere di metà acqua e metà aceto bianco.
Prendere una padella e rosolare i pezzi di agnellino con l’olio extra vergine d’oliva, salare e, versare il contenuto del bicchiere. Lasciar cuocere a fuoco dolce per circa 50 minuti con il coperchio, controllandolo di volta in volta.
Quasi a cottura terminata togliere l’aglio, il rosmarino e la salvia, pepare e aggiungere le acciughe.
Togliere dal fuoco e servirlo caldo accompagnato da un bel calice di vino rosso.
La tradizione gastronomica laziale è servita.
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