Oggi uno dei simboli della tradizione culinaria romana: l’Amatriciana e… quando si parla di amatriciana ci si emoziona!
Si dice che essa sia nata però ad Amatrice. Originariamente con il ruolo di piatto “povero”, utilizzato per lo più dai pastori locali.
In principio era preparata senza sugo, e aveva il nome di “Gricia”, il sugo fu infatti aggiunto successivamente dopo che venne importato dalle Americhe…da qui il nome “Amatriciana”.
Il guanciale utilizzato nel condimento proveniva da Amatrice, e il piatto divenne uno dei simboli della cucina romana dopo che vi fu importato dagli emigranti di quella stessa città, portandolo secoli dopo ad essere il fulcro della capitale!
Inizia mettendo in una padella l’olio extra vergine d’oliva, il peperoncino e il guanciale tagliato
precedentemente a listarelle.
Rosola a fuoco vivo e sfuma con il vino, fino a fare evaporare tutto l’alcool.
Quando il guanciale risulta croccante fuori e morbido dentro, levalo dalla padella e lascialo da parte.
Hai già messo sù l’acqua per la pasta vero?
Prendi i pomodori pelati e aggiungili alla padella con il grasso del guanciale, aggiusta di sale e lascia cuocere per qualche minuto… sarà pronto quando il sugo si sarà ritirato.
Mi raccomando non è ancora il momento de fa la scarpetta!!
A questo punto aggiungi il guanciale al sugo, gira per far insaporire il tutto.
Cala la pasta, scolala al dente e tuffala nel sugo… aggiungi il pecorino romano e… sbrigati a mangiarla che se raffredda!
Il piatto romano D.O.C è servito!
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